I rischi dell’intelligenza artificiale, il CEO di OpenAI parla al Congresso

Samuel Altman, CEO di OpenAi, ha parlato al Congresso degli Stati Uniti riguardo i potenziali rischi dell’Intelligenza artificiale.

Allo sviluppo di una nuova tecnologia deve corrispondere la nascita di una nuova regolamentazione. È in questo modo che si può riassumere l’intervento di Altman e l’obiettivo dei legislatori statunitensi, determinati a non commettere gli stessi errori compiuti agli albori dei social media, quando i governi sono rimasti immobili e incapaci di agire mentre leggi e diritti umani venivano scavalcati nel far west delle piattaforme.

Molti dei rischi universalmente riconosciuti rispetto all’uso dell’intelligenza artificiale ricordano infatti i danni causati dai social media, prima dell’ondata di interventi per la moderazione dei contenuti e il contrasto alle fake news. Tra questi i principali sono l’aumento della disinformazione online e uso di tecniche subliminali o manipolative in grado di influenzare le persone, in modo particolare durante le competizioni elettorali.

Un’agenzia internazionale per l’Ai

Pericoli su cui concordano all’unanimità sia i legislatori che gli esperti di intelligenza artificiale come Altman, il quale ha definito “fondamentale”l’intervento coordinato dei governi per regolare lo sviluppo e l’uso di queste tecnologie. Come nel caso dell’energia nucleare, Altman ha sottolineato le “conseguenze imprevedibili” che potrebbero derivare da un utilizzo “sbagliato” dell’intelligenza artificiale, per poi ipotizzare la creazione di un organismo di controllo simile all’Agenzia internazionale per l’energia atomica. Una proposta unica nel suo genere, in grado di cambiare potenzialmente l’approccio globale alla regolamentazione di tecnologie sempre più potenti e pervasive, che Altman ha però accompagnato alla convinzione che…

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Fonte: Wired | di Kevin Carboni

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