In merito alla raccolta differenziata, avviata a Trapani da pochi giorni, gli scriventi hanno appreso che l’utilizzo dei mastelli con codice barre, forniti da Energetikambiente, sarebbero obbligatori nel conferimento dei rifiuti.
Essendo ogni codice a barre agganciato al nome del proprietario della spazzatura, gli scriventi ravvisano enormi problematiche in materia di violazione della privacy.
Infatti, con il codice a barre agganciato al nome dell’utente e con la richiesta di utilizzare esclusivamente sacchetti trasparenti, gli operai dell’energetica Energetikambiente verrebbero, volendo, a conoscenza delle abitudini personali di ciascun cittadino del territorio.
Con un colpo d’occhio al sacchetto, un anonimo quanto non titolato operaio, verrebbe a scoprire ad esempio quale scatola di medicinali butta l’utente Rossi e quindi che malattie ha. Scoprirebbe se beve vino, oppure birra e in quali quantità. Scoprirebbe i giorni in cui hanno il ciclo le sue figlie minorenni. Dagli opuscoli religiosi gettati potrebbe scoprire quale fede religiosa professa e tutta una vastissima mole di dati personali e sensibili che l’operaio stesso non sarebbe tenuto a conoscere. Similmente, senza nessun obbligo di riservatezza, il rischio che queste informazioni personali passino di bocca in bocca è elevatissimo.
Per questo motivo, gli scriventi, ritengono necessario specificare che l’utilizzo dei mastelli con codice a barre è da ritenersi facoltativo e che chiunque accetti questa potenziale “schedatura” dei propri dati sensibili, debba firmare una liberatoria in cui si autorizzi l’azienda al trattamento dei propri dati personali, con quali finalità e con quali vincoli di segretezza. Vincoli che andranno allargati anche agli operai addetti alla raccolta.
Da parte nostra, gli scriventi si riservano il diritto di utilizzare contenitori anonimi e si riservano la facoltà di tutelare il proprio diritto alla privacy in tutte le sedi opportune.
Luca Sciacchitano Giuseppe Sanfilippo
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