Al via oggi il Registro pubblico delle opposizioni, peccato che il sito ufficiale dell’RPO è già down. Fino a poco fa restituiva un classico errore 404, adesso il sito è in continuo caricamento e non permette agli utenti di registrarsi.
È entrato in vigore oggi, dopo lunga attesa, il nuovo registro delle opposizioni che allarga ai cellulari la possibilità di opporsi al telemarketing. Una misura attesa da tempo dai consumatori, sempre più bersagliati da chiamate commerciali non richieste a tutte le ore, senza alcun rispetto per la privacy da attività promozionali invasive e indesiderate.
Peccato che le prime ore di vita del servizio non stiano andando molto bene. Il sito ufficiale dell’RPO (Registro pubblico delle opposizioni) è già down. Fino a poco fa restituiva un classico errore 404, adesso il sito è in continuo caricamento e non permette agli utenti di registrarsi tramite il pulsante iscriviti.
Ora, però, i nuovi iscritti non dovranno aspettarsi zero telefonate di marketing indesiderate, perché il registro pubblico delle opposizioni è pensato per i call center che rispettano le regole. Quelli illegali continueranno con il loro telemarketing selvaggio fino a quando l’Autorità competente non li chiuderà per sempre il telefono.
Il nuovo registro pubblico delle opposizioni non piace a tutti i consumatori, “perché non risolve il problema”, spiegano in molti.
Alcuni avrebbero preferito, per tutelare davvero la privacy, la soluzione inversa, ossia la creazione di un registro solo per chi vuole ricevere le telefonate di marketing e la posta pubblicitaria.
Al momento, il registro pubblico delle opposizioni raccoglie i dati di 1,5 milioni di cittadini: ora, con l’estensione ai cellulari e a tutti i telefoni fissi il numero di dati nel database aumenterà notevolmente, un “bottino” che farà gola ai cyber criminali.
Proprio per questa paura di data breach o data leak, molti sono contrari alla creazione di una nuova grande banca dati.
Chi e in che modo gestisce la sicurezza dei dati nel registro pubblico delle opposizioni?
Alcune delle foto presenti su Privacyitalia.eu potrebbero essere state prese da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, lo possono segnalare via email alla redazione che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.
© 2017-2018 Associazione Privacy Italia - C.F. 91039930192 - P. Iva 01685370197 - Informativa Privacy
Con il sostegno di: