L’algoritmo che si attiva ad ogni ordine decide moltissime cose, dai tempi di consegna al compenso, e non sempre è neutrale.
Sabato 2 ottobre Sebastian Galassi, un rider di 26 anni, è morto in un incidente sul lavoro avvenuto a Firenze. Poco dopo le 21:30 Galassi, in sella alla sua moto, è stato urtato da un suv Range Rover durante una consegna. È morto nella notte a causa dei traumi e delle ferite riportate nello schianto. Secondo una prima verifica fatta dagli agenti della Polizia locale, l’autista del suv sarebbe passato con il semaforo giallo. Mercoledì 5 ottobre i rider di Firenze hanno organizzato uno sciopero per chiedere più sicurezza e per denunciare il controllo del lavoro da parte degli algoritmi delle piattaforme. I rider, i fattorini che consegnano il cibo attraverso piattaforme come Glovo e Deliveroo, si sono detti stanchi di essere «schiavi degli algoritmi».
Mario Castagna, responsabile delle relazioni esterne di Glovo, l’azienda per cui lavorava Galassi, ha detto in un’intervista a Repubblica che «Nessun algoritmo impone di correre». A pochi giorni dall’incidente, la frase…
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