E’ indubbio che a partire dal 25 maggio 2018 il GDPR è pienamente applicabile in ogni sua parte, comprese le disposizioni sanzionatorie, senza alcuna ulteriore proroga.
Il Garante per la protezione dei dati personali (“Garante”), con deliberazione del 26 luglio scorso, ha reso pubblici la programmazione e i criteri di svolgimento della propria attività ispettiva per il semestre luglio-dicembre 2018, durante il quale il Garante, anche avvalendosi del Nucleo Privacy della Guardia di Finanza, effettuerà 30 accertamenti a campione sul territorio nazionale.
Le categorie dei trattamenti e dei soggetti destinatari dei controlli sono individuate e descritte – in termini estremamente generali – nella citata deliberazione che, letteralmente, stabilisce:
“[…] l’attività ispettiva […], è indirizzata:
Il preciso riferimento alla conservazione dei dati lascia ritenere quanto questo elemento sia destinato a coinvolgere l’attività di operatori e consulenti che saranno chiamati ad applicare il principio di limitazione della conservazione, di cui all’articolo 5.1.e del GDPR.
Nonostante le ambiguità terminologiche non consentano di circoscrivere con precisione la portata del provvedimento – probabilmente a causa della genericità descrittiva dei suddetti criteri – è indubbio che a partire dal 25 maggio 2018 il GDPR è pienamente applicabile in ogni sua parte, comprese le disposizioni sanzionatorie, senza alcuna ulteriore proroga…….
Fonte Filodiritto.it di Antonio Zama e Marco Dettori. Leggi l’articolo GDPR: applicazione e accertamenti senza proroga
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