Corte Suprema indiana riunita su introduzione diritto costituzionale alla privacy

Poco dopo il ritorno dalle vacanze estive dei membri della Corte Suprema indiana, il presidente del principale organo giudiziario del Paese ha creato un pool di nove giudici per dare una risposta ad una domanda da troppo tempo inevasa. La questione a cui i giudici supremi indiano dovranno dare risposta è se esista o meno un diritto fondamentale alla privacy garantito dalla Costituzione indiana. Il quesito a cui i nove giudici dovranno trovare risposta entro il 27 agosto, influenzerà la Repubblica indiana per decenni a venire dando forma ad modo particolare di intendere le relazioni tra il singolo cittadino e lo Stato; fino d oggi, infatti, la legislazione indiana privilegia l’idea che lo Stato sia in diritto di avere una vista a 360 gradi, di 24×7 su ogni abitante del suo territorio.

La creazione di un pool così grande è fatto raro. Nell’ultimo decennio si tratta della seconda volta che viene mobilitata una schiera cosi’ folta di giudici e questo fa capire l’importanza della scelta.   Nelle ultime due settimane, il gruppo si è scontrato su diversi punti preliminari: il nodo centrale da sciogliere è se il diritto alla vita privata sia o meno un diritto fondamentale riconosciuto dalla Costituzione indiana.
Fonte: The Times Of India | di Sanjay Hegde & Pranjal Kishore

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