Facebook e altre compagnie internet temono le norme sulla privacy, ma non dovrebbero farlo perché delle regole più stringenti potrebbero essere buone per loro e per i consumatori.
L’editoriale di Raffaele Barberio, Presidente di Privacy Italia sul fenomeno della compravendita dei dati. Si tratta di un fenomeno nato negli Usa per esigenze di marketing, di prevenzione delle frodi e di affidabilità del credito.
Il network svedese SVT e l’associazione nonproft norvegese SINTEF hanno analizzato le falle della dating app, scoprendo che Grindr condivide le informazioni personali degli iscritti con altre compagnie.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha vietato a Vodafone l’ulteriore trattamento dei dati per finalità di marketing, in assenza del consenso espresso degli utenti
Il colosso di Mountain View, quanto a trasparenza, lascia purtroppo a desiderare, ciò nonostante il GDPR imponga che le “informazioni destinate al pubblico o all’interessato siano di facile comprensione”.
Il Garante Privacy ha pubblicato un aggiornamento in merito all’applicazione del Regolamento Ue 2016/679 fornendo indicazioni utili sulle prassi da seguire e gli adempimenti da attuare.
Attraverso delle Linee Guida le Autorità europee chiariscono le previsioni normative introdotte dal GDPR in materia di profilazione e decisioni automatizzate, fornendo indicazioni a chi tratta i dati.
l fondatore del social network ammette che servirà molto tempo per affrontare l’attuale crisi legata alla sicurezza. E replica duramente all’accusa di Tim Cook di fare soldi con i dati degli utenti.